Antonio di Maro

Antonio di Maro

Antonio Di Maro, architetto (Aversa 1986), nel 2013 fonda l’omonimo studio di architettura, avvicinandosi subito alla neuroarchitettura, tema da lui promosso in articoli scientifici e congressi internazionali. Il progetto “Pausilipon” è una delle prime applicazioni del teorie di neuroarchitettura nella costruzione di un ospedale. È apparso in RAI spiegando argomenti come architettura sostenibile e bioarchitettura. I suoi progetti mettono l’architettura in simbiosi con natura, spesso recuperando edifici già esistenti. Il suo studio ha firmato numerosi progetti pubblicati su riviste internazionali di architettura (Elledecor, Vogue, Marie Claire, Living Corriere ecc.).

Antonio Di Maro (Aversa, 1986) dopo la maturità si iscrive alla facoltà di Architettura, durante il corso degli studi partecipa a un seminario interni e compie viaggi di studio organizzati da docenti della facoltà in: Spagna, Germania e in più parti d’Italia.

Nel 2013 durante un seminario viene a conoscenza della neuroarchitettura, tema per il quale ad oggi è autore di contributi scientifici e convegni intenzionali.

Nel 2013 fonda l’omonimo studio di architettura Antonio Di Maro ARCHITETTI.

Risulta primo nel concorso di idee nazionale per la realizzazione della sala d’attesa dell’ospedale pediatrico oncologico Pausilipon di Napoli sperimentando per la prima volta sul campolesuericerchestu disulla neuroarchitettura. Questa esperienza verrà pubblicata come testo di ricerca e linee guida sulla rivista scientifica internazionale EdA architettura, 2017, VOL.4, N.2 http://www.esempidiarchitettura.it/ . Appassionato di architettura sostenibile e di bioarchitettura, temi con i quali arriva sul mittente televisivo italiano Rai 2; I suoi lavori funzionano dall’utilizzo di forme organiche mettono in simbiosi l’architettura con la natura. Si veda l’esempio di Casa Oro, esperimento romano su un piccolo modulo abitativo di appena 48 mq.

Nel 2019 viene invitato al convegno in [architettura per le città storiche UNESCO]tenuto nella rinascimentale città polacca di Zaomosc, Polonia, dove presenta “Donut Multisense” uno strumento volto alla valorizzazione e alla viscerale conoscenza dei centri storici UNESCO tramite l’uso della neuroarchitettura e multisensorialità. Nello stesso anno porta il tema delle neuroscienze nel seminario “le neuroscienze ed il ruolo che rivestono nei vai ambiti applicativi”.

Il compito della neuroarchitettura e del wellnessdesign nella società moderna. Partecipa come membro permanente a “ green blue days” una 3 giorni di convegni sul tema della sostenibilità.Ma è sulla neuroscienza applicata all’architettura che Antonio Di Maro sta concentrando i suoi studi negli ultimi anni. Dalle intuizioni di alcuni dei più grandi architetti dello scorso secolo arrivano Le Corbusier alla teorizzazione degli stessi concetti da parte degli studiosi, di cui Antonio Di Maro è appassionato lettore, la neuroarchitettura ottimizza l’architettura in funzione del miglioramento delle condizioni di vita, di lavoro e in generale del benessere di chi vive gli spazi.

Studi di luci, forme e colori non mantengono solo conto dell’estetica o dell’ottimizzazione degli spazi; c’è anche umore, comfort e più in generale stato d’animo di chi vive quegli stessi spazi. Ad oggi il suo studio è firmatario di numerosi progetti nel settore residenziale e turistico ricettivo, pubblicate sulle maggiori riviste di settore (Vogue, Marie Claire, Living Corriere etc).

Ulteriori informazioni sul blog:https://www.antoniodimaro.it/architetto-napoli